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INAIL - RFId (Radio-Frequency Identification) in applicazioni di Sicurezza
Il Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici dell'INAIL ha pubblicato un documento sui dispostivi RFId.
In telecomunicazioni ed elettronica con l'acronimo RFID (dall'inglese Radio-Frequency IDentification, in italiano identificazione a radiofrequenza) si intende una tecnologia per l'identificazione e/o memorizzazione automatica di informazioni inerenti oggetti, animali o persone (automatic identifying and data capture, AIDC) basata sulla capacità di memorizzazione di dati da parte di particolari etichette elettroniche, chiamate tag (o anche transponder o chiavi elettroniche e di prossimità), e sulla capacità di queste di rispondere all'interrogazione a distanza da parte di appositi apparati fissi o portatili, chiamati reader (o anche interrogatori). Questa identificazione avviene mediante radiofrequenza, grazie alla quale un reader è in grado di comunicare e/o aggiornare le informazioni contenute nei tag che sta interrogando; infatti, nonostante il suo nome, un reader (ovvero: "lettore") non è solo in grado di leggere, ma anche di scrivere informazioni.
In un certo senso, i dispositivi RFID possono essere quindi assimilabili a sistemi di lettura e/o scrittura senza fili con svariate applicazioni. In questi ultimi anni si sta affermando man mano anche lo standard NFC (Near Field Communication, 13,56 MHz e fino a 10 cm, ma con velocità di trasmissione dati fino a 424 kbit/s) che estende gli standard per consentire lo scambio di informazioni anche tra lettori. (Fonte Wikipedia)
Secondo quanto definito dal Testo Unico sulla Sicurezza del lavoro (d.lgs. 81/08 e s. m. i.) è fatto obbligo al datore di lavoro di provvedere affinché siano messe in atto le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro di cui all’art. 15 del Testo stesso. In particolare il datore di lavoro deve provvedere affinché:
• sia effettuata una valutazione di tutti i rischi per la salute e la sicurezza e • sia effettuata una riduzione dei rischi alla fonte, ad esempio:
con la limitazione al minimo del numero dei lavoratori che sono, o che possono essere, esposti a tali rischi;
con l’adozione prioritaria di misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale;
con la regolare manutenzione di ambienti, attrezzature e impianti, con particolare riguardo ai dispositivi di sicurezza, in conformità alle indicazioni dei fabbricanti.
Inoltre, le attrezzature di lavoro messe a disposizione dei lavoratori devono essere conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttive comunitarie di prodotto ad esse applicabili (d.lgs. 81/08, art. 70). Tali attrezzature, che devono essere idonee ai fini della salute e sicurezza e adeguate al lavoro da svolgere o adattate a tali scopi, devono anche essere utilizzate conformemente alle disposizioni legislative di recepimento delle Direttive comunitarie (d.lgs. 81/08, art. 71).
I sistemi RFId (Radio-Frequency Identification) sono una tecnologia che permette il riconoscimento a distanza di un oggetto per mezzo di comunicazioni radio. Un trasponder (Tag) è accoppiato all’oggetto che deve essere riconosciuto. Un apposito lettore (Reader) interroga i Tag per ricavare le informazioni di interesse. Il Tag può assumere qualunque forma, può essere esposto agli agenti atmosferici o essere rivestito con il materiale più idoneo al tipo di utilizzo che se ne vuole fare. I sistemi RFId permettono soluzioni innovative per raggiungere taluni degli obiettivi di salute e sicurezza richiesti dal Testo Unico.
l presente lavoro ha lo scopo di presentare:
la tecnologia RFId, ed in particolare:
la filosofia di funzionamento;
i più comuni metodi di utilizzo;
alcune applicazioni di sicurezza;
alcune applicazioni in ambiente sanitario;
alcune criticità rilevate;
altre tecnologie di comunicazione (Wi-Fi, UWB, Bluetooth LE, ZigBee, NFC) impiegabili (o già impiegate) per applicazioni molto vicine a quelle per cui sono utilizzati gli RFId.
Per leggere l documento completo dell'INAIL clicca qui